La prima volta ci eravamo così divertiti (e a giudicare da quanti eravate a seguirci anche voi!) che abbiamo deciso di riprovarci. Detto fatto.
Martedì 30 marzo, primo giorno di zona arancione dopo qualche settimana di rosso (con punte di violetto-rabbia e indaco-pruritoallemani per chi non sa/può/vuole reagire con lucido coraggio ribelle a quello che ci sta capitando), ci siamo nuovamente ritrovati a conversar, come militanti al RunaBar.
Nonostante l’assenza del nostro barman Oreste (la cui dipartita sembra sia dovuta alla morte prematura degli ormai famigerati baffi), abbiamo trascorso due ore serene e allegre, in compagnia degli ospiti e dei musicisti che sono venuti a trovarci. Due ore piene, in cui abbiamo vissuto l’alternanza di momenti seri e intensi – come quando Foschia, all’inizio del nostro pomeriggio, ha letto una bellissima poesia in memoria del Comandante Peppe Dimitri di cui ricorreva l’anniversario del suo passaggio oltre – con tanta nostra musica.
Non sono mancate poi occasioni e spunti di risveglio culturale, tra i quali la presentazione della rivista Il Guastatore ad opera di una delle redattrici, la chiacchierata insieme ad Emanuele Merlino a proposito del volume “Norma Cossetto. Rosa d’Italia” (Eclettica Edizioni e Comitato 10 febbraio) e la coinvolgente conversazione tra Baldo e Francesco Bianco, che ci ha parlato del suo libro “Una storia sbagliata”, in cui l’autore racconta di sé e della Roma degli anni Settanta in cui l’antifascismo militante e lo Stato, non facevano sconti a nessuno dei nostri.
A margine della presentazione, prezioso anche l’intervento di Luigi Ciavardini che ci ha lasciato degli spunti di riflessione importanti e anche qualche simpatica considerazione di storie vissute oltre ed episodi singolari e una clamorosa rivelazione.
Anche questa volta dunque, a farla da padrone è stato il forte senso di Comunità che abbiamo respirato. Ci auguriamo a riguardo, di averlo fatto respirare anche a tutti coloro che ci hanno seguito in diretta (se volete potete rivederci, trovate il video qui: https://fb.watch/4BA9SOssQP/) con una regia addirittura in movimento (a proposito: grazie a chi l’ha brillantemente gestita e grazie anche a tutti quelli che si sono impegnati per la riuscita della serata!).
Vi salutiamo ricordando un noto detto popolare: Non c’è due senza tre. Dunque, chissà. Magari potrebbe presto esserci un Runa bar parte terza. Aspettate e vedrete!
Recensione a cura di CriBa
La rivista e i libri presentati possono essere ordinati presso la libreria di Raido: http://www.raido.it/libreria/
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