Tra gli oblii che coltivano le amministrazioni comunali di Santa Marinella, c’è anche quello intorno alla figura di Alfredo Cattabiani. Cittadino illustre del nostro paesello, scelse Santa Marinella come oasi per concludere il suo passaggio terrestre. Qui gli incontri con tanti interpreti e testimoni della cultura tradizionale. Uno, in particolare, ci vide anche protagonisti come supporto logistico, quello con Mario Polia per una ricerca su dettagli mitici e simbolici per alcuni animali del sud America. Nella Perla del Tirreno che potrebbe farsene un vanto, non viene ricordato né menzionato in nessun luogo. Segni dei tempi e della qualità di chi ci governa. Aurhelio
Una settimana fa ricorreva l’84esimo anniversario della nascita di Alfredo Cattabiani, nato a Torino il 26 maggio 1937 e venuto a mancare a Santa Marinella il 18 maggio 2003. Uno studioso, uno scrittore, un grande direttore editoriale, un uomo vero, un caro amico, Alfredo era tutto questo.
Ricordare tutta la sua vita sarebbe troppo lungo, perché di cose belle e interessanti ne ha fatte veramente tante; citare alcuni titoli molto noti delle sue opere, come Zoario, Lunario, Calendario, Volario, Florario, forse è superfluo.
Dopo tanto tempo, rendere pubblico un episodio interessante della sua carriera professionale, forse può servire a farlo conoscere un po’ meglio.
Un giorno, mentre eravamo seduti allo stand della Società Tolkieniana Italiana, al Salone del Libro di Torino, mi raccontò che nel 1969, Edilio Rusconi lo chiamò a dirigere la neonata Rusconi Libri e, in breve tempo, il nuovo Direttore Editoriale diede vita ad alcune collane di grande successo.
Nel 1970 andò dalla proprietà a proporre la traduzione in italiano della trilogia del Signore degli Anelli di J. R. R. Tolkien. Rusconi non volle accettare la proposta perché già Astrolabio aveva tentato nel 1967 la pubblicazione della traduzione del grosso tomo, diviso in tre volumi, ma con scarsissimo successo. Era vero che ormai in America era diventato la Bibbia degli Hippies, ma, secondo Rusconi, in Italia, questo genere di letteratura, non piaceva e questo libro sarebbe stato un flop.
La traduzione dello splendido libro era stata fatta dall’allora giovane, ma già bravissima traduttrice: Vittoria Alliata di Villafranca.
Alfredo Cattabiani lasciò passare qualche mese e poi ritornò da Rusconi. Era seriamente intenzionato a proporre in Italia il grande successo di J.R.R. Tolkien, oppure a lasciare la direzione editoriale.
Edilio Rusconi così gli rispose: “Sono contrario a questa operazione, ma ad ogni bravo Direttore deve essere lasciata la possibilità di realizzare un solo capriccio, questo è il suo!”
Alfredo Cattabiani acquisì dalla Astrolabio i diritti della traduzione di Vittoria Alliata di VillaFranca, a cui accostò Quirino Principe quale curatore dell’Opera e chiamò Elémire Zolla per l’introduzione.
Ancora oggi, a distanza di 50 anni, dobbiamo ringraziare Alfredo per questa operazione editoriale, che ci ha permesso di leggere un libro stupendo e anche Rusconi poi gli fu sempre grato per aver realizzato la fortuna della Casa Editrice, con questa pubblicazione. Decine di migliaia di giovani si sono formati fra le sue pagine, hanno sognato la Terra di Mezzo e hanno appreso il significato di parole importanti come Fedeltà, Onore, Senso del Sacrificio.
Il Signore degli Anelli ha venduto, solo in Italia, milioni di copie in unico volume e in trilogia.
In un solo mese, nel gennaio dell’anno 2000, in occasione dell’uscita del primo film della trilogia, ad opera di Peter Jackson, in Italia sono state vendute 300.000 copie del libro Il Signore degli Anelli.
Manchi Alfredo e, grazie!
Paolo Paron