Qualche giorno fa, in occasione di un evento, qualcuno ha avuto l’ardire di paragonare il mostruoso progetto di costruire un manufatto presso i Pantani di Accumoli, con il rifugio Zilioli presso Sella della Ciaule, sul Monte Vettore. Per onore della verità e della memoria, è opportuno rimettere in ordine le cose.
Settanta anni fa la montagna, quella tanto amata da Tito Zilioli, durante una camminata gli voltò le spalle. Aveva l’abitudine di andare in montagna con gli amici e con i compagni di avventura e quel giorno, andò con Claudio e Francesco. L’amico mancante era Alessandro Merlonghi che quel giorno, il destino, non volle in quella tremenda giornata. Mancava lui che aveva sconsigliato vivamente di affrontare quella montagna, perchè il tempo stava cambiando e da montanaro e da ottimo alpinista, sapeva ben guardare verso il cielo.. Bastava anche una folata di vento per fargli capire tanto. Amici per la pelle e di cordate e … di quella motagna e di quel Cristo che li accompagnava per le loro scalate.
La montagna quella amata quella vissuta quella che può voltare improvvisamente le spalle e fa crollare quel patto di sangue fatto con essa. Improvvisamente il tempo cambiò come detto dall’amico Alessandro e fu fatale per Zilioli.
Dopo la tragedia e il recupero effettuato anche con altre persone, Alessandro fece un patto con quella montagna, per ricordare il suo Caro Amico. Prese tre mastri muratori: Dante Fiori, Rocco Ciabbattoni e suo fratello Nazzareno, fecero dei rilievi e scelsero il posto più comodo, dove lo scalatore poteva poter riposare, rifocillarsi e magari portare i primi soccorsi. Il posto scelto fu la Sella della Ciaule e li iniziò la loro avventura per dare un rifugio a chi quella montagna – che poteva voltare le spalle improvvisamente senza avvertire, intendeva percorrerete amare.
Su con i somari, portano cemento e sabbia, le pietre vengono scalpellate sul posto date da quella stessa montagna che aveva tolto la vita all’amato amico. Numerosi documenti raccontano questa storia e quella della amicizia che fu consolidata con quel rifugio dedicato a Tito Zilioli. Un rifugio costruito senza prendere una LIRA da nessuno. Questa è la storia del Rifugio Zilioli e i paragoni con quello che sta accendendo con la costruzione di quel manufatto ai Pantani di Accumoli oltreché fuori luogo, è anche offensivo della nostra memoria e di quella di coloro che amano quella vicenda, quella straordinaria storia di amicizia e quei luoghi incontaminati da brame incondizionate.
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